Come raggiungere un approccio più coordinato alla cooperazione transfrontaliera in materia di assistenza sanitaria urgente? Lo spiegano gli “orientamenti” pubblicati oggi dalla Commissione europea con i quali vengono definite anche una serie di misure di “sostegno e assistenza supplementari che la Commissione può fornire alle autorità sanitarie degli Stati membri”: dal coordinare le richieste di assistenza sanitaria transfrontaliera, al cofinanziare il trasporto di emergenza di pazienti e squadre mediche, alle misure da adottare per rimborsare i costi sanitari delle cure somministrate in un altro Paese, all’incoraggiare il dispiegamento di squadre qualificate di personale medico e con un sistema di supporto alla gestione clinica per aiutare i sanitari a condividere le loro conoscenze ed esperienze. “La cooperazione transfrontaliera può fare la differenza salvando vite umane e riducendo la capacità di assistenza dei sistemi sanitari sovraccarichi negli Stati membri”, ha spiegato il vicepresidente responsabile della promozione del nostro stile di vita europeo, Margaritis Schinas. “Possiamo solo superare insieme la crisi del coronavirus”, ha ribadito la commissaria per la salute Stella Kyriakides. “La solidarietà dell’Ue è stata tangibile nelle ultime settimane con gli Stati membri che curano i pazienti dei loro vicini”. Con le indicazioni odierne “vogliamo incoraggiare ancora di più il trattamento transfrontaliero dei pazienti, una mobilitazione maggiore di personale sanitario là dove è più necessario”.