Positivo al Coronavirus il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri. Nel pomeriggio di ieri, il presule, accusando sintomi di tipo influenzale è stato ricoverato all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. Nella mattinata di ieri, su richiesta del suo medico di medicina generale, i sanitari dell’Unità operativa di igiene pubblica di Caltagirone hanno sottoposto il vescovo a tampone per Covid-19, per il quale è risultato positivo. Lo annunciano la diocesi e l’Azienda sanitaria provinciale di Catania in un comunicato congiunto. Sempre nel pomeriggio di ieri al pronto soccorso dell’ospedale sono stati eseguiti esami clinici e radiologici e, in reparto, è stata iniziata subito la terapia. Le condizioni di salute di mons. Peri sono “stabili”. “Vogliamo aggiungere, alla voce della diocesi e della città di Caltagirone, anche il nostro messaggio di affetto e di solidarietà a mons. Peri, del quale apprezziamo la grande umanità e l’attenzione verso i più fragili e gli ammalati – dichiara la direzione aziendale dell’Asp di Catania -. Siamo sicuri che, anche in questa circostanza, mons. Peri sarà un’affidabile guida spirituale per tutti gli operatori e per i pazienti”.
Il vescovo aveva avvertito i primi sintomi qualche giorno fa, all’indomani della visita al cimitero della città. Solo qualche giorno dopo, lo scorso 29 marzo, a causa del malessere persistente aveva rinviato a data da destinarsi, e in via precauzionale, l’atto di affidamento a San Giacomo, patrono della città e della diocesi di Caltagirone.
Nella nota, si riferisce che il vescovo, ieri sera, nella chat del clero diocesano ha lanciato anche un messaggio: “Vi ringrazio della vostra vicinanza, del vostro affetto e soprattutto della vostra preghiera. Vi chiedo anche la cortesia di farvi portavoce presso le vostre comunità del mio ringraziamento per la preghiera e l’affetto che mi fanno pervenire. Facendo la volontà di Dio teniamoci uniti nella preghiera”. I sanitari dell’Asp di Catania hanno già preso accordi con il segretario del vescovo per ricostruire la catena dei contatti in modo da contenere la possibilità del contagio.