“Se Paolo, che è un servo e un apostolo di Cristo, può dire ai suoi fedeli: ‘Sono io che vi ho generato in Cristo, mediante il Vangelo’, quanto più può dirlo Maria, che ne è la madre! Chi più di lei può far sue le parole dell’Apostolo: ‘Figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore’? Ella ci partorisce ‘di nuovo’ sotto la croce, perché ci ha già partorito una prima volta, non nel dolore, ma nella gioia, quando ha dato al mondo proprio quella ‘Parola viva ed eterna’, che è Cristo, nella quale siamo rigenerati”. Con queste parole padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, durante l’ultima predica di Quaresima, registrata a causa dell’emergenza sanitaria in atto, ha commentato il titolo di Maria come “Madre della Chiesa”. “Maria è vista, come diceva sant’Agostino, come il membro più eccellente della Chiesa, ma un membro di essa, non al di fuori o al di sopra di essa”, ha ricordato il predicatore – secondo quanto riferisce Vatican news – facendo riferimento alla Lumen Gentium: fu Paolo VI, subito dopo il Concilio, ad attribuire a Maria, esplicitamente e solennemente, il titolo di “Madre della Chiesa”. Ma cosa può significare concretamente per noi prendere Maria nella nostra casa, come ha fatto concretamente Giovanni? A questo proposito, Cantalamessa ha citato san Luigi Grignon de Monfort: “Dobbiamo abbandonarci allo spirito di Maria per essere mossi e guidati secondo il suo volere”. “Questo significa, in senso spirituale, prendere Maria con sé”, ha spiegato il religioso: “Prenderla come compagna e consigliera, sapendo che essa conosce, meglio di noi, quali sono i desideri di Dio a nostro riguardo. Se si impara a consultare ed ascoltare in ogni cosa Maria, essa diventa davvero, per noi, la maestra impareggiabile nelle vie di Dio, che insegna dentro, senza strepito di parole. Non si tratta di un’astratta possibilità, ma di una realtà di fatto, sperimentata, oggi come in passato, da innumerevoli anime”. “Viene un’ora nella vita, in cui ci occorre una fede e una speranza come quella di Maria”, ha spiegato il predicatore: “È quando Dio sembra non ascoltare più le nostre preghiere, quando si direbbe che smentisca se stesso e le sue promesse, quando ci fa passare di sconfitta in sconfitta e le potenze delle tenebre sembrano trionfare su tutti i fronti intorno a noi; quando si fa buio dentro di noi, come si fece buio, quel giorno, ‘su tutta la terra’. Quando arriva per te quest’ora, ricordati della fede di Maria e grida anche tu, come hanno fatto altri: ‘Padre mio, non ti comprendo più, ma mi fido di te!’.