Il sostegno dell’Ue alla regione dello Sahel non viene meno, anche in relazione alla pandemia di coronavirus e al suo impatto: questo il messaggio che arriva dalla videoconferenza Ue-G5 Sahel che si è svolta nel pomeriggio di ieri, a cui hanno partecipato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell. Un impegno di “ulteriori 194 milioni di euro per sostenere la sicurezza, la stabilità e la resilienza nel Sahel è stato annunciato da parte della Commissione”, dice una nota diffusa da Bruxelles: 112 milioni di euro andranno a “rafforzare le capacità di sicurezza e di difesa” dei Paesi del G5 Sahel, nel rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, nonché a sostegno del ristabilimento della presenza dello Stato e dei servizi di base in tutto il territorio; 82 milioni invece per intensificare gli sforzi di sviluppo e contribuire a migliorare le condizioni di vita, la resilienza e la coesione sociale delle popolazioni vulnerabili. Purtuttavia, si legge nella dichiarazione conclusiva emersa dall’incontro, “gli Stati del G5 nel Sahel hanno la responsabilità primaria di creare le condizioni di sicurezza necessarie per la rivitalizzazione di servizi e amministrazioni statali”, così come della “risoluzione delle controversie sull’accesso e l’uso delle risorse naturali”, strumento significativo per ridurre i conflitti locali.