Durante le prime 6 settimane di isolamento sociale a causa della pandemia, Caritas Ecuador ha accompagnato quasi 75mila famiglie in situazioni vulnerabili. Lo si legge in un report diffuso ieri dall’organizzazione. Si legge in una nota: “abbiamo raccolto le esperienze e le attività sviluppate dalle Caritas diocesane; dai nostri direttori, operatori pastorali, laici, sacerdoti, religiosi e volontari. 22 Caritas diocesane hanno fornito accompagnamento, protezione e sostegno alle famiglie più bisognose”. Gli aiuti principali includono: kit alimentari, kit igienici, alloggio, accompagnamento spirituale, cure attraverso canali virtuali (psicologici, legali, comunicazione per prevenire le infezioni da Covid-19 e misure di prevenzione per evitare la violenza domestica), cure mediche, assistenza agli anziani, assistenza ai minori orfani, tra gli altri. Un totale di 74.078 famiglie sono state accompagnate dalla Caritas, di cui 69.135 sono famiglie ecuadoriane e 4.943 famiglie migranti. Poiché mediamente, in Ecuador le famiglie sono composte da 4 membri, si può affermare che quasi 300mila persone sono state raggiunte dalla Caritas. In questo accompagnamento, il 65% è rappresentato da donne, il 35% da uomini, il 25% degli interventi coinvolge minori, il 24% anziani e l’8% persone con disabilità.
“È passato un mese – si legge ancora – e la sfida che affrontiamo ci ha proposto di unire risorse, organizzazioni, mani e sforzi. Come Caritas e Pastorale sociale dell’Ecuador, ci siamo attivati in tutto il Paese, in modo che le nostre azioni facilitino il diritto dei nostri fratelli a ricevere assistenza umanitaria, in conformità con le normative internazionali e nazionali a favore dei diritti umani e dello sviluppo umano solidale integrale, che promuoviamo come Chiesa samaritana”.