Coronavirus Covid-19: Brasile, “mettere all’ordine del giorno ipotesi di impeachment per Bolsonaro” per “irresponsabilità” e crimini contro la Costituzione

“Di fronte alla più grave crisi sanitaria del secolo, il presidente della Repubblica continua ad agire in modo irresponsabile e non si propone di unire e guidare la nazione nella lotta contro la malattia. Al contrario, predica il conflitto, investe nella disinformazione e nega il valore scientifico delle misure raccomandate dalle autorità sanitarie e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)”. L’accusa è rivolta al presidente della Repubblica del Brasile, Jair Bolsonaro, ed è contenuta in una nota firmata da 19 organizzazioni di Chiese cristiane, tra cui la Commissione brasiliana Giustizia e Pace, il Consiglio nazionale del laicato del Brasile, il Consiglio nazionale delle Chiese cristiane del Brasile e realtà similari a livello dei singoli Stati. La nota prosegue affermando che Bolsonaro agisce “in costante opposizione alle azioni di governatori e sindaci, dà esempi incoerenti rispetto alla quarantena e ha messo il veto alla legge approvata dal Congresso, che garantisce aiuti di emergenza ai bisognosi”. E anche quelli che ci sono arrivano in ritardo per la “disumana burocrazia”.
“Stiamo vivendo una crisi senza precedenti”, denunciano le organizzazioni. La velocità della pandemia sta aumentando in Brasile e scienziati, medici e specialisti annunciano migliaia di morti nei prossimi giorni. Insieme alla pandemia, la crisi socio-economica si approfondisce. La disoccupazione e la fame – che erano già presenti nella vita di gran parte della popolazione brasiliana – stanno peggiorando in modo allarmante. I meccanismi di gestione delle crisi sono ancora insufficienti per la popolazione. La priorità del Governo federale sono stati i banchieri e i grandi uomini d’affari: sono tra i problemi evidenziati dai firmatari della nota.
Addirittura, “l’irresponsabilità si trasforma in crimine quando mette a rischio la vita delle persone e quando si partecipa e si manifesta consenso a manifestazioni che chiedono il ritorno a una dittatura”. Le organizzazioni portano come esempio alcuni recenti atti e dichiarazioni del presidente che vanno contro la Costituzione federale. Ritengono, quindi, che sia giunto il momento di “mettere all’ordine del giorno la necessità di un chiaro posizionamento delle istituzioni e della società civile rispetto alla rimozione del presidente della Repubblica” e chiedono alla società civile di “agire con rapidità in difesa della vita e della democrazia”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori