“È inutile negare che questo provvedimento, annunciato dal presidente Conte il 26 aprile, ha provocato una grandissima amarezza tra i cristiani, tra i vescovi e in me”. Lo sottolinea il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Giuseppe Piemontese, che evidenzia: “In questi due mesi abbiamo accettato con grande sacrificio, con grande sofferenza, le limitazioni che ci sono state imposte per le celebrazioni dei sacramenti e soprattutto della messa. Le abbiamo accettate sapendo di dare un contributo per il benessere della Nazione”. Per il presule, “chi non conosce la vita cristiana non può capire la sofferenza grande che abbiamo provato nel privarci dell’Eucarestia e soprattutto delle celebrazioni della Settimana santa”.
Con il prolungamento della sospensione delle messe “ne va di mezzo la fede dei cristiani e la libertà di culto – afferma il vescovo -. Ne va di mezzo il benessere spirituale di tante persone che sono impegnate nelle varie forme di carità, di assistenza, di volontariato”.
Di qui l’auspicio che “il governo ripensi a tutto questo” consentendo, “con tutte le accortezze che noi siamo disposti a mettere in campo, di celebrare l’Eucarestia con il popolo di Dio e tornare a nutrire la fede dei cristiani attraverso i sacramenti. Me lo auguro e spero che questo si realizzi”.