“Oggi la trasmissione della fede è affidata alla nostra responsabilità”. In tempi in cui la religione deve fare i conti anche con il distacco e la superficialità, “spesso serve il coraggio civile per far diventare i valori del Vangelo principi ispiratori della nostra vita concreta e della società” perché “la trasmissione della fede rende un servizio alla convivenza fondata sui valori”. Lo ha detto ieri il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, nell’omelia della messa pontificale per la festa dei patroni diocesani san Cassiano e san Vigilio. Nel duomo di Bressanone, a porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus, la celebrazione si è svolta senza la tradizionale processione in città con le reliquie dei due santi, come non accadeva dal 1945. “In questi giorni la comunità dei fedeli attende il ripristino delle celebrazioni pubbliche – ha ricordato il vescovo – perché la fede ha bisogno anche della comunità fisica dei credenti, anche se la pratica cristiana non finisce con l’assemblea del popolo di Dio in chiesa”. Ma chiese aperte e tante messe da sole non bastano, “se manca la fede nella presenza del Risorto attraverso la sua parola e i suoi sacramenti“, ha concluso. Al termine della celebrazione, Muser ha impartito la benedizione apostolica con indulgenza plenaria ai presenti e a tutti coloro che hanno seguito la messa attraverso la radio e in streaming sui social.