“La salute della comunità si alimenta anche di dimensione spirituale e tornare al più presto a frequentare sacramenti e luoghi dell’anima non è soltanto un fatto formale ma è soprattutto il viatico naturale per chi oltre al corpo vuole nutrire anche la propria fede”. Lo afferma al Sir Alberto Gambino, presidente nazionale di Scienza & Vita e prorettore dell’Università europea di Roma. “I credenti a fianco dei loro pastori hanno saputo rinunciare ai sacramenti, e con essi ad una delle realtà più preziose della propria esistenza terrena e lo hanno fatto in piena coscienza e non senza sofferenza, per proteggere il bene della vita e della salute della comunità. Ma ora che il virus sembra attenuarsi – evidenzia Gambino – è doveroso ricordare al Governo italiano e a chi con fatica e responsabilità lo guida che la vita e la salute umana non sono soltanto fattori biologici ma si alimentano anche della dimensione spirituale: perseverare nell’impedirlo comporta una mortificazione davvero immeritata”.