Coronavirus Covid-19: Diaco (Acli) su Dpcm Fase 2, “figli e disabili si confermano un ‘problema’ di chi li ha”

“Figli e familiari disabili si confermano, per il Governo, un ‘problema’ di chi li ha”. Così Filippo Diaco, presidente provinciale delle Acli di Bologna, sui contenuti del nuovo Dpcm presentato ieri sera in conferenza stampa dal premier, Giuseppe Conte. “Nell’emergenza sono emerse le vere intenzioni dei nostri governanti. La famiglia si è dimostrata la prima e principale forma di welfare in questo tragico momento. Eppure, non è nemmeno stata nominata. Non lo sono stati i bambini, né i disabili, che soffrono più di altri questa circostanza”. Il presidente delle Acli locali insiste nel sottolineare questa mancanza: “stiamo facendo enormi passi indietro. Tra poco il gap tra le donne lavoratrici con o senza figli diverrà incolmabile e torneremo agli anni Cinquanta”, osserva Diaco. Vale anche per i papà: “Le norme e i bonus sono del tutto insufficienti a coprire questi mesi di chiusura delle scuole. Sulle spalle dei caregivers è lasciato tutto il peso dell’assistenza. Questa situazione avrà gravi ripercussioni sulla salute non solo delle persone con disabilità, ma anche di chi li assiste”. La convizione di Diaco è che “il Terzo settore è lasciato solo a colmare queste carenze”. “A quanto pare la sussidiarietà funziona a senso unico: le istituzioni si rivolgono alle associazioni solo per chiedere”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo