“Stamani, cari fratelli e sorelle, questo è anche il nostro grido: ‘Resta con noi, Signore!’. Resta con noi nei momenti bui, come questo che stiamo vivendo, con problemi enormi e con un futuro che è incerto per tutti”. Così il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nell’omelia della messa celebrata ieri nella cappella di Sant’Onofrio della cattedrale di Perugia, la decima celebrazione eucaristia festiva presieduta dal cardinale, a “porte chiuse”, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, trasmessa in diretta da Umbria Tv, Umbria Radio InBlu e sui social media ecclesiali. “Resta con noi – ha aggiunto il porporato, commentando il Vangelo della Messa domenicale –, perché siamo troppo distratti e quindi ci capita spesso, come ai due discepoli di Emmaus, di non sapere leggere al presente la storia del passato”. A proposito della celebrazione delle Messe alla presenza dei fedeli, il cardinale ha ribadito: “Signore, noi abbiamo bisogno di te! Dei tuoi gesti e delle tue parole: speriamo di poter tornare presto a celebrare l’Eucarestia! Te lo chiediamo col cuore, perché abbiamo bisogno di sentire da te la spiegazione delle Scritture, ma soprattutto abbiamo bisogno che la nostra vita si dipani davanti alla tua Parola e non continui ad arrotolarsi su sé stessa, perché questo è il rischio che noi corriamo”. “Abbiamo bisogno che la Parola di Dio e il cibo dell’Eucaristia, soprattutto, dipanino questo gomitolo che è la nostra vita”, ha continuato.
Infine, nelle parole dell’arcivescovo, l’importanza della testimonianza. “Dovremmo essere proprio noi cristiani ad essere innamorati di Cristo e della Chiesa, per poter contagiare gli altri – ha esortato –. Invece, quante volte quasi ci vergogniamo della nostra fede e siamo i primi a dare una controtestimonianza”. “Torniamo a essere costruttivi e, quando necessario, anche coscienza critica della società”.