Nel pomeriggio di sabato, Papa Francesco ha telefonato all’arcivescovo di Manaus, dom Leonardo Steiner, esprimendo la sua solidarietà e vicinanza per la drammatica situazione che si vive a Manaus, capitale dello Stato brasiliano dell’Amazonas, dove secondo i dati ufficiali si registrano 250 morti (ma le immagini delle fosse comuni e i dati sulle sepolture fanno immaginare un bilancio ben più tragico). Il Santo Padre ha voluto conoscere direttamente dall’arcivescovo, che in questi giorni sta telefonando, a uno a uno a tutti i sacerdoti dell’arcidiocesi, la situazione in relazione alla pandemia nella capitale dell’Amazzonia brasiliana. Nel corso del colloquio, ha espresso la propria preoccupazione soprattutto per i popoli indigeni, per i rivieraschi del rio delle Amazzoni e per i poveri. Nell’apprendere delle azioni di solidarietà intraprese da fedeli, sacerdoti, religiosi e gruppi per alleviare la sofferenza delle persone, il Papa ha manifestato la sua gratitudine, oltre alla sua personale preghiera per i morti e le loro famiglie.
Dom Steiner, dal canto suo, si legge in un comunicato dell’arcidiocesi, ha ringraziato il Santo Padre per le parole di conforto e consolazione, e ha presentato le iniziative dell’arcidiocesi rivolte alla popolazione di strada, la distribuzione di alimenti, la cura per i sofferenti e i migranti. Ha anche chiesto al Santo Padre una benedizione per l’intera Arcidiocesi. “Siamo profondamente grati a Papa Francesco per il suo gesto paterno ed ecclesiale”, conclude dom Steiner.