“Occuparsi di chi ha fame è una priorità, molti hanno bisogno di coprire i bisogni fondamentali della propria famiglia e non hanno modo di farlo, lo ribadiamo: migliaia di persone hanno perso il lavoro e nessuno ha scelto di trovarsi in questa situazione”. A partire da questo appello la Conferenza episcopale messicana (Cem) e la Caritas messicana hanno fatto ieri il punto sulla campagna solidale “Famiglie senza fame”, definita una “catena solidale di alimenti e medicine. L’iniziativa vede la collaborazione di numerose organizzazioni imprenditoriali, ecclesiali e della società civile, come ha spiegato ieri, nel corso di una conferenza stampa virtuale, il segretario generale della Conferenza episcopale messicana, mons. Alfonso Gerardo Miranda, e come si legge in una nota della presidenza della Cem. Negli ultimi due giorni il bilancio del Covid-19, in Messico, ha superato due cifre simboliche: i diecimila contagi (la cifra ufficiale aggiornata è di 11.663) e i mille morti (1.069).
“Viviamo in una situazione senza precedenti, che richiede l’aiuto di tutti – affermano i vescovi -. Come messicani ci siamo sempre dimostrati un popolo unito e solidale, superando grandi sfide nella nostra storia. Questo è il motivo per cui oggi chiediamo aiuto per sostenere le persone che hanno perso il lavoro o la fonte di sostentamento o che hanno ridotto i loro salari e che ora si trovano in un momento di grande difficoltà”. La Caritas messicana è stata delegata al coordinamento generale della campagna. Richieste di aiuto e necessità sono state già ricevute da diverse parti del Paese, attraverso il numero di telefono nazionale e la piattaforma digitale donadespensas.mx.