Un tavolo interreligioso per prendere misure condivise e congiunte di fronte all’emergenza coronavirus. L’incontro si è svolto ieri a Santiago del Cile, al Palazzo della Moneda, sede della Presidenza della Repubblica, ed è stato presieduto dal ministro Felipe Ward, segretario generale della Presidenza della Repubblica. Vi hanno preso parte rappresentanti della Chiesa cattolica, degli evangelici, degli avventisti, della Chiesa di Gesù Cristo e dei santi degli ultimi giorni, della Comunità ebraica, della Comunità islamica e del bahaismo. Per la Chiesa cattolica, erano presenti mons. Celestino Aós, arcivescovo di Santiago, e mons. Juan Ignacio González, vescovo di San Bernardo.
Dopo aver terminato l’incontro, il ministro Ward ha sottolineato l’importanza di questo tavolo: “Abbiamo ricevuto il contributo delle massime autorità religiose. C’è un appello all’unità, una richiesta permanente di avere spazi per il dialogo. C’è anche il supporto per le misure che vengono adottate dall’Esecutivo, comprendendo che è necessaria la piena trasversalità e comprendendo che siamo tutti uniti nella stessa causa, nel mezzo di questa crisi sanitaria”. Da parte dei presenti è stato manifestato consenso per una Giornata di preghiera interreligiosa e riflessione per il Cile, che sarà presto messa in agenda.
Come riporta il sito della Conferenza episcopale cilena, mons. González ha espresso il suo accordo con l’iniziativa del Governo: “L’elemento spirituale, proprio della libertà religiosa della persona umana, è presente anche in questo momento di tragica pandemia che sta vivendo il Paese. Pertanto, il fatto di essere convocati e che questo tavolo si sia formato è anche motivo di molta gioia e ci fa avere un sentimento comune con le autorità, perché il lavoro che facciamo come Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose è proprio quello di essere vicini al popolo che soffre”. “Abbiamo rispettato e abbiamo promesso di rispettare, come abbiamo già fatto, tutte le indicazioni dell’autorità sanitaria”, ha concluso.