“La più grande santa dei tempi moderni”. Con questa definizione di San Pio X il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, ha evocato la figura di Santa Teresa di Lisieux, che “ha avuto una vita brevissima, eppure è stata proclamata patrona delle missioni”. Il suo segreto? “La profonda comprensione della passione di Gesù”. Recitando i Misteri del Dolore, dopo il Regina Coeli trasmesso in diretta streaming dalla basilica di San Pietro, il cardinale ha ricordato che nel primo di essi Gesù è nell’Orto degli Ulivi, “che prega, soffre, suda sangue mentre si carica sulle spalle il peso dei nostri peccati, per vincerlo con infinito amore, con infinita misericordia”. Nel secondo Mistero doloroso, Gesù viene flagellato “e tutto sopporta per amore, per mettere nella nostra storia la misericordia infinita di Dio”. “Aveva ragione San Francesco a dire: o Dio, tu sei umiltà”, il commento al terzo Mistero del Dolore, in cui Gesù coronato di spine viene deriso, umiliato, addirittura schiaffeggiato. Il quarto Mistero doloroso ci presenta Gesù che, portando la croce, va verso il Calvario, confortato dalla presenza fedele di Maria. “Noi abbiamo forse accanto qualche persona che fa fatica a portare la croce: se possiamo aiutarla, aiutiamola”, l’invito di Comastri. “L’egoismo uccide più del virus”, il monito per questi giorni. “È finita l’illusione di un mondo senza Dio, e si vede!”, ha esclamato il cardinale commentando il quinto Mistero doloroso. Poi l’invocazione a San Michele Arcangelo.