(Londra) La Scozia è la prima regione del Regno Unito a presentare un piano per uscire dal “lockdown”, che è stato avviato dal premier britannico Boris Johnson lo scorso 23 marzo. La strategia è contenuta in un documento approvato dal parlamento a nord del vallo di Adriano ed è stata presentata oggi dal primo ministro Nicola Sturgeon. “A rimanere chiusi, almeno per un certo periodo di tempo saranno i pub e verranno proibite manifestazioni pubbliche”, ha detto la leader scozzese. “Mentre le scuole potranno riaprire soltanto con un sistema di turni evitando la concentrazione degli alunni”. Inoltre la quarantena potrebbe essere riavviata in qualunque momento, con un preavviso breve “se diventerà chiaro che la trasmissione del virus non può essere controllata”. Nessun ritorno alla vita com’era prima del virus inoltre perché rigorosissime misure igieniche e di distanziamento sociale saranno necessarie “fino a che verranno trovati un vaccino o una cura”. Le ultime statistiche di morti legate al Covid-19, in Scozia, hanno raggiunto la cifra di 1.600. Sono questi i certificati di morte dove il virus viene citato anche se si calcola che il numero sia molto più alto. Fino a pochi giorni fa, infatti, il tampone veniva fatto soltanto negli ospedali ai pazienti più gravi. Annunciando il piano per l’uscita dalla quarantena Nicola Sturgeon ha aggiunto che “vi è stato un calo incoraggiante di morti negli ospedali e nei reparti di rianimazione”.