“Non tutti gli Stati europei sono stati colpiti alla stessa maniera dall’epidemia, alcuni hanno pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane. È giunto il momento di andare oltre la logica di ognuno per sé e rimettere al centro la solidarietà che sta al cuore del progetto europeo”. Lo ha dichiarato David Sassoli al Consiglio europeo riunito in videoconferenza. Le istituzioni Ue “hanno già costruito una rete di sicurezza per fornire la liquidità necessaria per fronteggiare la crisi nell’immediato con il Mes per le necessita sanitarie, con il meccanismo Sure, per far fronte alla disoccupazione e con la Bei che darà ossigeno alle imprese”, ha affermato il presidente dell’Europarlamento. “Tutto questo è fondamentale come intervento d’urgenza ma sappiamo benissimo che la sfida vera che abbiamo davanti e che oggi sta sulle vostre spalle è pensare all’uscita dalla crisi e alla ripresa. Grandi investimenti necessari dovranno essere finanziati da un Quadro finanziario pluriennale notevolmente rafforzato attraverso fondi dell’Ue esistenti ma anche tramite strumenti finanziari innovativi tra i quali anche recovery bonds garantiti dal bilancio europeo”. “Ora più che mai appare necessario rinegoziare un paniere di risorse proprie a partire dalla webtax, come indicato dalla presidente von der Leyen”, e altre risorse come ad esempio un’imposta sulla plastica non riciclata.
“L’idea di un fondo dedicato per la ripresa è un’ipotesi sulla quale siamo pronti a lavorare purché sussistano condizioni che il Parlamento considera imprescindibili. Innanzitutto l’ancoraggio di questo fondo al Qfp è la condizione necessaria per una risposta comunitaria e di lungo respiro a questa crisi”. “Ciò di cui abbiamo bisogno, come detto anche dai presidenti Michel e von der Leyen nella road map presentata oggi, è un vero e proprio Piano Marshall per finanziare la ripresa, basata sulle grandi priorità che avevamo già individuato insieme. Mi riferisco al Green Deal, alla trasformazione digitale e alla riduzione delle disuguaglianze sociali”. Sassoli ha proseguito: “Ci aspettiamo quindi che la capacità del fondo sia concretamente adeguata alla dimensione reali della crisi. Per la ripresa però non possiamo aspettare a lungo. I cittadini, le imprese, le comunità locali hanno bisogno di disporre fin da subito delle risorse per mettere in sicurezza il tessuto economico e sociale dei loro territori”.