“Sforziamoci soprattutto, nel superare questa crisi globale, di non lasciare che resti tutto così o che torni tutto come prima”. Lo scrive il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, nella sua lettera pastorale, per la festa dei patroni diocesani Cassiano e Vigilio, che ricorre domenica 26 aprile. Il testo è incentrato sugli effetti del coronavirus nella fede e nella società. Riferendosi anche al momento attuale in cui si guarda alla fase due, il presule ribadisce che “servono ancora umiltà, fermezza, solidarietà, tanto ‘noi’ e meno ‘io'”.
Dal presule l’invito a domandarsi “chi sono i veri poveri, tra noi e nel mondo”. Mons. Muser sottolinea, inoltre, che l’esperienza di queste settimane, con le tante limitazioni, “mostra l’importanza della chiesa domestica, della trasmissione della fede nelle nostre case e famiglie”. Di qui l’invito del vescovo ad adulti e giovani: “Riscopriamo quanto sia importante parlare di fede, celebrarla, esprimerla in gesti e immagini”. Infine, il presule propone la sua riflessione per un approfondimento in casa e in famiglia, “nelle nostre chiese domestiche”.