Papa Francesco: udienza, “abbiamo peccato contro la terra” e “la terra non perdona mai”. “Se l’abbiamo deteriorata, la risposta sarà molto brutta”
“Abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore, il Padre buono che provvede a ciascuno e vuole che viviamo insieme in comunione e prosperità”. È il “mea culpa” del Papa, nell’udienza trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicata alla Giornata mondiale della terra, che si è celebrata oggi, giorno nel quale ricorre anche il 5° anniversario dell’enciclica Laudato si’. “E come reagisce la terra?”, ha proseguito a braccio: “c’è un testo spagnolo molto chiaro in questo. Dice così: ‘Dio perdona sempre, noi perdoniamo alcune volte sì alcune volte no, la terra non perdona mai’. La terra non perdona. Se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta”. “A causa dell’egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della terra”, la denuncia di Francesco. (clicca qui)
50° Earth Day: Patriarca Bartolomeo, “con Papa Francesco gridiamo alla intera umanità di fermarsi”
“Ricordare il cinquantesimo della Giornata mondiale della Terra, in questi giorni della pandemia mondiale, che ha messo l’intero pianeta ‘a riposo’, deve farci riflettere su quanto abbiamo promesso e non mantenuto durante questo mezzo secolo”. Inizia così, con questo monito a rimanere fedeli alle promesse fatte per il bene della terra, il messaggio che il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha diffuso oggi, in occasione della Giornata mondiale della Terra. “Nel grido che – da oltre trent’anni – il Patriarcato ecumenico eleva per la salvaguardia del Creato, con le sue infinite iniziative, si è unito cinque anni or sono anche il nostro fratello Francesco, Papa di Roma, con la enciclica Laudato si’, con il quale – ha aggiunto Barolomeo –, in sintonia, mano per mano come fratelli, gridiamo alla intera umanità di fermarsi, di accogliere il grido di dolore che sorge dalla natura ferita, da questa nostra casa comune, dentro la quale siamo divenuti tiranni e non operatori di pace e suoi buoni economi”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: stasera alle 21 il Rosario da Bologna su Tv2000 e in diretta social Cei
Le famiglie e i sacerdoti sono al centro delle intenzioni di preghiera dei lettori del Sir, pubblicate sulla pagina Facebook, in occasione del Rosario per l’Italia in tempo di coronavirus, organizzato dai media Cei – Avvenire, Tv2000, InBluradio, Sir, Federazione dei settimanali cattolici e Corallo – d’intesa con la Segreteria generale della Cei. Il Rosario sarà recitato stasera, alle 21, nel santuario della Beata Vergine di San Luca di Bologna. A guidarlo sarà l’arcivescovo, il card. Matteo Zuppi. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: domani Consiglio europeo, risposta economica alla crisi. Michel, “prepararci al dopo pandemia”
“C’è ancora molta strada da fare per superare questa crisi”. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha inviato oggi una lettera ai 27 capi di Stato e di governo dei Paesi Ue, convocati per un summit in videoconferenza – il quarto con questa formula – domani, 23 aprile, alle 15. I leader si occuperanno ovviamente della risposta Ue alla pandemia. Molti i temi sul tavolo, soprattutto in relazione alle iniziative di sostegno alla ripresa economica, alcune già valutate dall’Eurogruppo: prestiti Bei per 200 miliardi, fondi Sure per finanziare la cassa integrazione per 100 miliardi, disponibilità del Mes con minori condizionalità per 240 miliardi. Al centro dell’attenzione, più che i sempre citati coronabond, il Recovery fund, intervento da 1.000 miliardi che potrebbe essere garantito dal bilancio pluriennale Ue: ma i nodi da sciogliere sono ancora notevoli e le ritrosie di alcuni Stati è confermata. “Le misure restrittive, comprese le limitazioni di alcune delle nostre libertà fondamentali, continuano a turbare la vita quotidiana dei nostri cittadini e delle nostre economie, ma – sottolinea Michel – continueremo a fare tutto il necessario per combattere il virus e proteggere la salute della nostra gente. Allo stesso tempo, dobbiamo prepararci alla fine graduale dei vincoli”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: leader religiosi in preghiera a Gerusalemme. Mons. Pizzaballa, “pandemia ha abbattuto barriere fra razze e fedi”
Rabbini capo, patriarchi, arcivescovi, imam e sceicchi insieme in una preghiera comune per chiedere a Dio di alleviare la sofferenza nel mondo colpito dalla pandemia di coronavirus. È accaduto oggi pomeriggio a Gerusalemme dove, nel King David Hotel, a pochi passi dalla Città vecchia, i rabbini capo di Israele con i leader religiosi delle diverse fedi presenti in Israele si sono riuniti per una preghiera comune composta soprattutto alla luce dell’emergenza sanitaria mondiale provocata dalla pandemia di coronavirus Covid-19. Iniziativa che, si legge in un comunicato, si colloca anche nel quadro di un “crescente antisemitismo e razzismo in varie parti del mondo” esacerbato dalla stessa pandemia. “Il coronavirus ha abbattuto molte barriere – sono le parole rilasciate alla Kna e riprese dal Sir, di mons. Pizzaballa al termine della preghiera – perché non conosce confini politici, di razze e di religioni ed è riuscito a fare una cosa molto rara specialmente qui a Gerusalemme, vale a dire far pregare insieme la stessa preghiera a fedeli di fedi diverse, ebrei, cristiani, musulmani, drusi. È una barriera che il virus ha abbattuto e speriamo che si possa continuare in questa direzione per essere più uniti fra noi”. (clicca qui)
Quirinale: il presidente Mattarella conferisce a 25 giovani l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”
Sono 25 i giovani a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito questa mattina l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” perché “si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali”. Si tratta, spiega una nota del Quirinale, di “giovani che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese”. Accanto ai 25 Attestati d’onore, il Capo dello Stato ha consegnato anche tre targhe per “azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune”. (clicca qui)
Irlanda del Nord: vescovi scrivono all’Assemblea legislativa. No a normativa su aborto e a regolamenti attuativi. “Legge ingiusta”
I cinque vescovi cattolici dell’Irlanda del Nord hanno inviato oggi una lettera a tutti i membri dell’Assemblea legislativa nordirlandese per dire ancora una volta la propria “opposizione” alla legge sull’aborto decisa da Westminster che entrerà in vigore grazie a nuovi regolamenti sui servizi per l’aborto che il Parlamento nordirlandese sta approvando e che, secondo i vescovi, non corrispondono alle indicazioni di Londra. Già la legge è “ingiusta, imposta senza il consenso del popolo dell’Irlanda del Nord”, ma ora i regolamenti “superano i requisiti” posti dalla legge. È da considerare inoltre che una stragrande maggioranza di persone (79%) si è pronunciata in favore della protezione della vita non nata, in una consultazione condotta dal governo britannico lo scorso dicembre, si legge nella lettera. I vescovi esprimono il loro desiderio di dialogare con i membri dell’Assemblea “di tutti i partiti politici nel tentativo di esplorare, ove possibile, come formulare nuovi regolamenti, che esprimano la volontà della maggior parte delle persone nella nostra società di sostenere e proteggere la vita delle madri e dei loro bambini non ancora nati”. (clicca qui)