Coronavirus Covid-19: Regno Unito, decine di charities cattoliche in aiuto di poveri e senzatetto. Iniziative per i bambini, tutela degli operatori

(Londra) “Siamo un’isola felice nel quadro difficile di decine di case di riposo dove per il Covid-19 stanno morendo centinaia di anziani e dove i dipendenti si ritrovano in prima linea senza la protezione necessaria”, ha raccontato Normandie Wragg, amministratrice delegata di “Nugent Care”, otto strutture, tra case di riposo per anziani e residenze che ospitano minori in difficoltà, nella zona di Merseyside, nord ovest d’Inghilterra, vicino a Liverpool. “Penso che sia solo fortuna che il virus, fino ad oggi, non ci abbia toccato. Siamo pronti con mascherine, visiere e tute e da sempre disinfettiamo gli ambienti e siamo anche abituati a lavorare in remoto”, ha detto ancora l’amministratrice delegata. “La sfida più grande è garantire la salute fisica e mentale dei nostri 650 dipendenti, ormai impegnati sei giorni alla settimana, per sessanta ore, e disponibili al telefono sempre. È anche possibile che il virus abbia colpito nei mesi scorsi senza che ce ne siamo accorti”. “Mi ha piacevolmente sorpreso come le nuove tecnologie ci abbiano permesso di raggiungere i bambini con problemi mentali che seguiamo e ai quali abbiamo fatto fare giochi e sessioni di terapie via Zoom e anche gli insegnanti che hanno bisogno di sostegno psicologico in questo difficile momento”, ha spiegato Bernadette Fisher, direttrice della “Catholic Children Society” di Brentwood, che offre counselling per minori e adulti in cento scuole nell’Essex, a nord est di Londra.

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