Coronavirus Covid-19: von Braun, Zamagni e Sorondo, “aumenta la fame e si aggrava la minaccia delle pandemie alla salute pubblica”

Il Covid-19, che in queste settimane sta minacciando la vita di centinaia di migliaia di persone, può avere anche altri devastanti conseguenze. Lo scrivono Joachim von Braun, Stefano Zamagni e Marcelo Sánchez Sorondo nell’editoriale dell’ultimo numero della rivista scientifica Science. “Le conseguenze dirompenti sui sistemi alimentari, in particolare, danneggiano i poveri, che spendono la maggior parte del loro potere d’acquisto in cibo – spiegano -. Aumenta così la fame e si aggrava la minaccia delle pandemie alla salute pubblica”. Il Covid-19 ha messo in luce anche la fragilità dell’interconnessione. “Le crescenti interazioni economiche intercontinentali hanno aperto il mondo a massicci flussi transfrontalieri di beni, servizi, denaro, idee e persone – si legge nell’editoriale -. Ciò ha permesso a molti di uscire dalla povertà. Tuttavia, frenare la rapida diffusione del virus richiede la chiusura dei confini intorno ai focolai dell’infezione. Queste chiusure devono però essere solo temporanee e non devono ostacolare la cooperazione tra nazioni per gestire la pandemia. Le risorse umane, le attrezzature, le competenze sui trattamenti, e gli approvvigionamenti, nonché i beni non commerciali e spirituali, devono essere condivisi, anche con i paesi poveri. Inizialmente, la pandemia ha spinto le nazioni a pensare a se stesse. Ma cercare una soluzione al Covid-19 attraverso l’isolamento nazionale sarebbe controproducente. SARS CoV-2 non riconosce i confini. Le nazioni ricche devono sostenere le organizzazioni transnazionali e quelle delle Nazioni Unite nel loro impegno mondiale per controllare la diffusione di questo contagio”. Von Braun, Zamagni e Sánchez Sorondo auspicano che venga abbattuto anche il divario nelle competenze scientifiche tra paesi ricchi e nazioni povere. “È giunto il momento che il mondo sviluppato si impegni per raggiungere questo obiettivo. Se il divario nelle competenze scientifiche continuerà a crescere, pure l’interesse delle nazioni ricche ne risentirà pesantemente, lasciando ai poveri l’onere della malattia”.

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