(Londra) I decessi di Covid-19 nelle case di riposo in Inghilterra e Galles si sono più che quadruplicate in una settimana, raggiungendo il triste conto di 1.043 vittime, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio nazionale di statistica britannico. Entro il 10 aprile oltre mille persone sono state uccise dal virus, 783 in più rispetto alle 217 della settimana precedente. Anche il numero di morti nelle case private si è più che triplicato raggiungendo la cifra di 466. Secondo i media britannici le statistiche, rese note oggi, sono comunque inferiori alla realtà perché migliaia di anziani sarebbe stati contagiati a morte dal Covid senza che la loro scomparsa sia stata registrata. La polemica sul modo in cui i dati vengono raccolti e sul fatto che le cosiddette “morti nella comunità” per Covid-19 – a differenza di quelle negli ospedali – non sono mai state registrate adeguatamente dura dall’inizio della crisi coronavirus e secondo il settimanale “Economist” sarebbe uno dei motivi del ritardo del governo britannico nell’introduzione del “lockdown” e delle altre misure per fermare la pandemia. Chi gestisce le case di riposo è obbligato per legge a informare la “Care Quality Commission”, l’ente che controlla questo settore, delle morti ma quelle per Covid sono state segnalate soltanto a partire dal 9 aprile, ben due settimane e mezzo dopo che il primo ministro britannico Boris Johnson aveva messo il Paese in quarantena.