Linee guida volte a prevenire la corruzione nel contesto dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19 sono state emanate oggi dal presidente del Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco) del Consiglio d’Europa, Marin Mrčela, all’attenzione degli Stati: in questo contesto di innegabile emergenza, “concentrazione di potere, deroga ai diritti e alle libertà, e grandi quantità di denaro infuse nell’economia per alleviare la crisi” aprono a forti rischi di corruzione. “Le decisioni relative alle misure adottate dalle autorità centrali, regionali e locali per far fronte alla pandemia devono essere trasparenti e soggette a supervisione e responsabilità. I whistleblowers (cioè i dipendenti pubblici e privati che segnalano frodi e fatti illeciti) devono essere protetti”, ha aggiunto, segnalando la necessità di “informazioni regolari e affidabili da parte di istituzioni pubbliche”. “Non dovremmo permettere al Covid-19 di compromettere i nostri valori e i nostri standard”. Le pratiche corrotte, si legge nelle cinque pagine pubblicate dal Greco, possono insinuarsi nel sul settore pubblico e privato, in relazione ai “sistemi di approvvigionamento, ai servizi medici, alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, compresi conflitti di interesse e ruolo delle attività di lobby, o ancora commercializzazione di prodotti medici contraffatti”.