Sfruttando l’utilizzo su larga scala di videoconferenze per rapporti di lavoro, didattica e socializzazione durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di coronavirus Covid-19, i truffatori online stanno diffondendo link e file dannosi contenenti la parola “zoom”, una delle piattaforme maggiormente utilizzate in questo periodo per questo tipo di collegamenti. La Polizia postale segnala la diffusione sul web di numerosi siti internet, che attirano l’attenzione attraverso la replica del nome della piattaforma di videoconferenze, ma che in realtà sono siti creati appositamente da cybertruffatori per rubare, attraverso il phishing, dati personali, credenziali di accesso e codici di pagamento. Solitamente il link che rimanda alla truffa è contenuto all’interno di messaggi o pubblicità che arrivano agli utenti da diverse fonti, proponendo abbonamenti alla piattaforma di videoconferenze. L’organo della Polizia di stato invita a fare attenzione, evitando di cliccare sui link e di verificare ogni pubblicità direttamente sul sito ufficiale prima di inserire dati personali o installare applicazioni.