Una petizione a Usa, Ue e Onu per revocare l’embargo economico nei confronti della Siria e adottare misure tempestive e concrete per fornire un aiuto efficace al popolo siriano nella lotta contro la pandemia di Covid-19: è l’iniziativa di Amu (Azione per un Mondo unito) onlus, in collaborazione con la Ong New Humanity, lanciata in questi giorni. Un’iniziativa che “non va nel merito delle varie posizioni politiche e, al contrario, vuole andare oltre i partiti, poiché l’obiettivo di salvaguardare la popolazione civile siriana è al di sopra di qualsiasi orientamento politico o ideologico” come viene sottolineato dai promotori, ma che vuole “andare anche oltre nazionalità, gruppi etnici, credo religiosi con l’intenzione di mobilitare e coinvolgere il più alto numero di cittadini”. Tra i primi firmatari Romano Prodi già presidente della Commissione europea, Enzo Bianchi, fondatore Comunità di Bose, Cornelio Sommaruga, già ambasciatore della Svizzera e presidente della Croce rossa internazionale, don Ivan Maffeis, portavoce e sottosegretario della Cei, Susanna Camusso, responsabile relazioni internazionali Cgil. “Prendere decisioni senza precedenti, per far fronte ad una crisi senza precedenti”, dunque, perché oggi oltre alle condizioni di povertà causate dalle sanzioni, esiste l’ulteriore minaccia del coronavirus. “Questa volta il popolo siriano sta affrontando un nemico ancora più subdolo e nefasto, un nemico invisibile che rivendica le vittime tra i più deboli” affermano i promotori e per questo, si legge nell’appello, che “l’embargo e le sanzioni sembrano, in questo particolare momento storico, crudeli e inaccettabili, perché privano donne, uomini, giovani e bambini degli aiuti e del sostegno che possono rivelarsi vitali per loro per sopravvivere al pericolo concreto rappresentato da Covid-19”.
“Questo è il momento del coraggio e di essere protagonisti in prima persona di un cambiamento. Chiediamo – scrivono i promotori nel loro appello – a tutti gli organi competenti, alle varie associazioni e ai singoli individui di aderire a questa petizione in solidarietà, indipendentemente dalle loro posizioni riguardo al conflitto siriano. L’attenzione deve essere rivolta alle persone, alla gente comune, che devono essere adeguatamente supportate per affrontare quest’ennesima prova”. I destinatari della petizione sono António Guterres – Segretario generale Nazioni Unite; Charles Michel – presidente Consiglio europeo; Donald J. Trump – presidente degli Stati Uniti d’America; David M. Sassoli – presidente Parlamento europeo; Nancy Patricia Pelosi – presidente (speaker) della Camera dei rappresentanti Usa; Mitch McConnell – capogruppo di maggioranza