Brasile: Pastorale della terra, aumentano a livelli record conflitti agrari, violenze e omicidi

Aumentano le violenze e gli omicidi (più 14%) contro i piccoli lavoratori della terra e gli indigeni, in Brasile. Venerdì 17 aprile, Giornata mondiale della lotta contadina, la Commissione per la Pastorale della terra (Cpt), organizzazione collegata alla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), ha lanciato in modo virtuale la sua pubblicazione annuale su conflitti agrari in Brasile, alla presenza del coordinatore nazionale della Cpt, Paulo César Moreira, della docente dell’Università Federale di Goiás (Ufg) Maria Cristina Vidotte, e del giornalista Antônio Canuto. Si tratta della trentaquattresima edizione del rapporto, che raccoglie dati sui conflitti e sulla violenza subita dalle popolazioni agrarie.
Il rapporto mostra che nel 2019 la violenza nelle campagne è aumentata rispetto al 2018. Il numero di omicidi è aumentato del 14%, passando da 28 a 32; sono aumentati del 7% i tentativi di omicidio e del 22% le minacce di morte, passate da 165 a 201. Secondo i dati del rapporto, il 2019 ha anche registrato il più alto numero di omicidi di leader indigeni degli ultimi 11 anni. Dei 9 indigeni uccisi nei conflitti nelle campagne, 7 erano leader.
Inoltre, ancora una volta i conflitti sulla gestione dell’acqua che nel 2018 avevano già superato il record con 276, sono aumentati notevolmente. Il 77% in più di questo tipo di conflitto è stato registrato nel 2019. In totale, la Cpt ha registrato 1.833 conflitti nelle campagne nel 2019, con un aumento del 23% rispetto al 2018, in pratica cinque conflitti ogni giorno.

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