Coronavirus/1 Nel mondo: Stati Uniti, 40mila morti. In Cina nessun nuovo decesso. 10mila contagi in Corea
Gli Usa hanno registrato nelle ultime 24 ore altri 1.997 decessi legati al coronavirus, per un totale di 40.661 vittime. Oltre 69mila invece finora i guariti. Trump parla di “costanti progressi nella guerra” alla malattia. Oggi il presidente si collegherà con i governatori, mentre proseguono le proteste contro i lockdown in diversi stati tra cui quello di Washington, scrive l’Ansa. Trump ha annunciato che si prepara a usare la Defence production act, una legge di guerra risalente agli anni ’50, per aumentare la produzione medica di tamponi per i test del coronavirus. Da alcuni giorni la Cnn ha cominciato a non trasmettere la prima parte della lunga diretta del briefing quotidiano di Donald Trump sull’emergenza coronavirus, quello in cui parla senza contradditorio illustrando dati e tendenze riguardanti la crisi. Un briefing che molti media criticano come propaganda politica. La Cnn accende i riflettori solo quando comincia il botta e risposta con i reporter, che sono in grado di muovere obiezioni e contestazioni al tycoon. La Cina ha registrato ieri 12 nuovi casi di infezioni da coronavirus. La Commissione sanitaria nazionale non ha rilevato decessi, segnalando però 49 asintomatici aggiuntivi, di cui 5 importati, per un totale di 990 casi. Nel complesso, i contagi sono saliti a 82.747. La Corea del Sud ha invece riportato 13 nuovi casi di coronavirus, di cui 7 importati e 8 domestici. I contagi, saliti a 10.674 totali, si sono mantenuti sotto quota 20 per il terzo giorno di fila, aumentando la fiducia sul contenimento della pandemia.
Coronavirus/2 Germania: ristoranti chiusi, mancanza di ordini. Crisi dei birrifici. Chiude la storica azienda di Werneck
In più di 400 anni è sopravvissuto a guerre mondiali e crisi economiche, ma non al coronavirus. La pandemia si è rivelata fatale anche per il birrificio di Werneck, un pezzo di storia della Baviera. L’azienda chiuderà i battenti a settembre. “Io e la mia famiglia ne sentiremo la mancanza – dice a Euronews la direttrice Christine Lang – il birrificio è sempre stato presente, ha fatto parte di ogni conversazione a tavola per tutta la nostra vita. È come perdere una parte della nostra identità, e in un certo senso la perderà l’intera regione”. Fondata nel 1617, l’azienda è nelle mani della stessa famiglia dal 1861. Negli ultimi anni aveva sofferto a causa della guerra dei prezzi nella regione, ma il peggio sembrava alle spalle. Poi è arrivata la pandemia che ha causato il crollo dei profitti generati dai festival e dal ristorante del birrificio. Quello di Werneck non è un caso isolato. “Molti birrifici vendono l’80-90% della loro birra attraverso i ristoranti, ma sono chiusi da settimane – dice Holger Eichele, segretario generale dell’Associazione tedesca dei birrai – e non abbiamo una prospettiva temporale. Non sappiamo quando i ristoranti e i birrifici potranno riaprire. Temo che, nel peggiore dei casi, si potrebbe arriva a luglio o agosto. Ma non sopravviveremo fino ad allora”.
Coronavirus/3 Europa: Von der Leyen (Commissione), trovare “soluzioni intelligenti” per consentire le vacanze estive
Gli europei troveranno “soluzioni intelligenti” per consentire alla popolazione di fare le vacanze estive nonostante la pandemia di coronavirus. È quanto sostiene la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. In un’intervista con Expresso Sunday, la presidente si è mostrata ieri più ottimista sull’immediato futuro rispetto a quanto affermato una settimana fa quando suggeriva che era ancora presto per prenotare le vacanze. “Penso che troveremo soluzioni intelligenti per trascorrere le vacanze estive. Forse un po’ diverse, con altre misure sanitarie, con un po’ più di distanza sociale, ma le troveremo”, ha detto Von der Leyen. Secondo la presidente, “è positivo” che i Paesi dell’Ue stiano iniziando a “revocare le misure restrittive”, ma ha avvertito i governi che devono andare avanti “con cura, passo dopo passo e sempre con vigilanza”. In tutta Europa, e soprattutto nei Paesi mediterranei, si teme il crollo del settore turistico, che porterebbe un duro colpo all’economia, specialmente in Italia.
Canada: strage a Portapique, cittadina rurale dello Stato della Nuova Scozia. 16 vittime
Un uomo travestito da poliziotto armato di pistola ha fatto una carneficina in Canada a Portapique, cittadina rurale dello Stato della Nuova Scozia. Sono almeno 16 le vittime. L’uomo che è stato ucciso durante l’arresto, è stato identificato, si chiamava Gabriel Wortman aveva 51 anni. Non è ancora chiaro – scrive Euronews – il movente. Il primo ministro Justin Trudeau nella giornaliera conferenza stampa dedicata ieri al bilancio covid-19, ha fatto un inciso rivolgendo i suoi pensieri alle vittime della strage. “I miei pensieri vanno a tutti coloro che sono colpiti da questa tragedia. Voglio ringraziare la polizia per il duro lavoro, e le persone per aver collaborato con le autorità”. Tra le vittime anche una giovane poliziotta di 23 anni, madre di due bambini. Si tratta della peggior carneficina in Canada degli ultimi 30 anni. Il controllo delle armi nel Paese è molto più rigido rispetto ai vicini Usa.