“Guardiamo a Oriente per creare nuovi ponti di dialogo, per testimoniare la bellezza dell’unità e della comunione in Cristo”. Lo ha detto ieri nella divina liturgia mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro, rivolgendo un messaggio di augurio ai “fratelli ortodossi”, nel giorno della Pasqua ortodossa. “Come i discepoli di fronte alla morte di Cristo in Croce non avvenga che anche noi, in quest’ora di prova quale quella del coronavirus, fuggiamo e ci dileguiamo; piuttosto la potenza della gloriosa risurrezione ci avvolga e ci inondi della grazia vivificante”.
Nello stesso giorno un messaggio di auguri, rivolto a tutte le comunità ortodosse della Calabria, è stato inviato dal vescovo di Lungro al metropolita Gennadios Zervos, arcivescovo ortodosso di Italia e Malta, e a Siluan, vescovo della diocesi ortodossa rumena d’Italia, con l’auspicio che la resurrezione di Cristo possa donare a tutti la possibilità di “fare esperienza della vita eterna”, affinché sempre più sorga nei cristiani “il desiderio di potere, un giorno, quando Dio vorrà, celebrare assieme la Santa Pasqua, in una stessa data. Quel giorno berremo tutti da uno stesso calice per manifestare visibilmente l’unità della Chiesa una”.