“Gli scienziati ci dicono che le devastazioni del nostro pianeta sono una delle cause della pandemia. La crisi ecologica dunque al centro di tutto e con essa l’enciclica Laudato si’. Ma questa enciclica non nasce dal nulla. C’è alle spalle il lavoro, lo studio, l’intelligenza di tanti uomini, studiosi, scienziati, pastori, che hanno aperto la strada. E tra questi c’è anche don Tonino Bello”. Lo scrive Giancarlo Piccinni, presidente del Fondazione don Tonino Bello, nel 27° anniversario della morte del Servo di Dio, ricordando che “nel 1989, alla vigilia dell’Assemblea ecumenica di Basilea, don Tonino centrò la sua riflessione su ‘Giustizia, pace e salvaguardia del creato’, percorso già avviato dal Consiglio ecumenico delle Chiese con l’assemblea di Vancouver nel 1983”. “Non fu da tutti percepita l’importanza di quel messaggio del presidente di Pax Christi: a molti risultò troppo politico, poco teologico, soprattutto poco opportuno”.