Coronavirus Covid-19: mons. Ambrosio (Piacenza) ai sacerdoti, “osservate con rigore le misure restrittive”

“Ritengo doveroso ricordare ai tutti voi la necessità di osservare le misure di sicurezza che la Conferenza episcopale italiana ha comunicato e più volte ribadito, sempre in stretto contatto con il ministero dell’Interno e con la Segreteria di Stato della Città del Vaticano”. Lo ha scritto mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, all’inizio della lettera che domenica 19 aprile ha rivolto a presbiteri e diaconi, dopo che in una parrocchia cittadina erano dovuti intervenire gli agenti della Polizia di Stato a causa della presenza di troppe persone durante la celebrazione della messa.
Mons. Ambrosio ha ricordato che le misure di sicurezza “si possono discutere, ma con sofferenza di tutti sono da osservare ovunque con rigore, soprattutto in quei luoghi, come qui a Piacenza, ove abbiamo una tremenda responsabilità, perché il numero dei contagi e dei defunti è impressionante”. A livello provinciale infatti si contano – alle 12 del 19 aprile – 775 vittime e 3.369 contagiati dall’inizio dell’epidemia.
“La non osservanza delle misure di sicurezza – ha ribadito il vescovo – comporta una ‘contestazione’ da parte delle forze dell’ordine, come purtroppo accaduto oggi. Come Padre e Pastore, so che quanto è accaduto è stato mosso da una volontà di bene e di amore per l’Eucarestia e per il popolo così sofferente, ma questo ci aiuti a vivere ancora più strettamente in comunione e a ricercare il bene di tutti”.
La lettera di mons. Ambrosio si chiude con la richiesta di “un comportamento responsabile” da parte di presbiteri e diaconi, nella speranza che “entro pochi giorni ci possa finalmente essere la possibilità di una parziale partecipazione alle celebrazioni”.

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