Da 7 anni Amici dei bambini (Aibi) è in prima linea nel Nord Ovest della Siria per garantire assistenza e supporto alle famiglie siriane colpite dalla guerra. Anche in questo momento così complicato per l’Italia, il Coronavirus non ha fermato la macchina della solidarietà e, grazie al supporto del partner locale Kids Paradise, Aibi ha lanciato un progetto per promuovere il diritto alla salute, all’informazione e alla prevenzione della propagazione di malattie virali tra la popolazione di sfollati interni.
Grazie al partner sul campo, Aibi distribuirà kit per l’igiene a 150 famiglie sfollate nel campo informale conosciuto come Alwiaam tra Batabo–Killi nel distretto di Maarat Tamisren, al fine di ridurre la possibilità di insorgenza e diffusione del contagio da Covid-19. Attraverso questo intervento, saranno supportati 150 nuclei familiari composti in media da sei persone, di cui almeno il 60% sono minori per un totale di 900 individui. Si tratta di famiglie appartenenti alla popolazione sfollata in situazione di incertezza abitativa, carenza alimentare e sanitaria, ospiti in campi informali per sfollati nel distretto di Ma’arat Misrin.
I kit igienici che verranno distribuiti saranno composti da sapone, shampoo, dentifricio, igienizzante mani, guanti monouso, disinfettante per superfici, detergente per indumenti, carta igienica, pannolini, sacchi per rifiuti oltre a taniche per acqua potabile e termometri. I kit igienici saranno acquistati, in Siria al fine di supportare la filiera produttiva locale e non destabilizzare il mercato interno con prodotti importati. I kit saranno sufficienti a coprire i bisogni igienici minimi di una famiglia di sei persone per un mese. Contestualmente al kit verrà distribuito materiale informativo relativo ai temi della prevenzione della diffusione virale per mezzo del distanziamento sociale e dell’igiene quotidiana a ogni famiglia.
In un contesto come quello del Nord Ovest siriano dove lo spettro del Coronavirus si aggiunge ai danni provocati da una interminabile guerra civile Aibi opera in maniera imparziale per supportare gli individui più vulnerabili e garantisce, attraverso la rigida applicazione delle linee guida del Wash Cluster e dell’Organizzazione mondiale della sanità, la protezione del suo staff e soprattutto dei suoi beneficiari seguendo il principio “Do not harm”.