La garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, a conclusione dell’incarico come titolare dell’Autorità, ha presentato una relazione sui quattro anni alla guida dell’Autorità, dal 28 aprile 2016 a oggi, intitolata “L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: una realtà in divenire”. L’occasione è stata offerta dall’invio al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e a quello della Camera, Roberto Fico, della “Relazione al Parlamento 2019”, che ripercorre le attività svolte dall’Agia lo scorso anno per l’attuazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi presenti in Italia.
Nella Relazione 2016-2020 vengono ripercorsi l’evoluzione e i traguardi raggiunti da una delle più giovani Autorità italiane (l’Agia è nata nel 2011, per rispondere alle sollecitazioni dell’Onu) e, sotto forma di raccomandazioni alle istituzioni, le iniziative da adottare affinché, grazie a un’Autorità rafforzata, possano essere garantiti al meglio i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “È stata un’esperienza preziosa, ma lo sarà ancor di più se a trarne beneficio saranno tutti i bambini e i ragazzi presenti in Italia”, commenta la garante Albano.
Cosa serve per rafforzare l’Autorità e così garantire una migliore tutela dei diritti degli under 18? Ad esempio, “il parere preventivo dell’Autorità sulle leggi statali e sugli atti di amministrazione attiva del governo in materia di infanzia e adolescenza, oggi facoltativo, dovrebbe diventare obbligatorio”. Il legislatore, inoltre, dovrebbe motivare la ragione per cui eventualmente si discosti dalle indicazioni o dalle raccomandazioni ricevute. L’Autorità garante, poi, “deve poter effettuare visite e ispezioni senza una preventiva autorizzazione, come invece è attualmente previsto”. E ancora, “l’Agia dovrebbe poter intervenire liberamente in giudizio a tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti”.
“Vanno anche disciplinate e rafforzate le incompatibilità del titolare dell’Autorità, così come deve essere prevista espressamente per legge la sua non rinnovabilità, proprio a garanzia dell’indipendenza della figura”. Per funzionare in maniera continuativa, l’Agia ha poi bisogno “di avere un ruolo stabile del personale, con una dotazione organica adeguata. Oggi, invece, tutti i dipendenti sono in comando da altre amministrazioni. Vanno infine assicurate indipendenza, autonomia e competenza esclusiva dei garanti territoriali, chiarendo le competenze a loro attribuite e definendone il raccordo con l’Autorità nazionale”.