“Dal dolore costruiamo unità”. È l’esortazione dei vescovi dell’Ecuador, attraverso il loro Consiglio di presidenza, di fronte al contagio da coronavirus che sta colpendo duramente il Paese. Solo nella giornata di ieri si sono registrati ufficialmente circa 450 nuovi casi, positivi sono 2.758 e i morti 98. “Chiediamo alla società civile di rafforzare l’unità e la solidarietà per rispondere, con azioni concrete, alle necessità di questo popolo, che ama la vita e assiste i suoi fratelli in situazione di alto rischio”, scrivono i vescovi, che proseguono: “Esigiamo che i partiti, i movimenti e le organizzazioni sociali ed economici, gli attori politici, in nome di Dio e del nostro popolo che soffre per gli effetti del Covid-19, cessino l’ostilità tra di loro e mettano da parte i propri interessi particolari. La tregua politica è improrogabile e l’unità nazionale un imperativo”.
Prosegue la nota: “Chiediamo al Governo nazionale di implementare tutte le azioni necessarie, per quanto riguarda infrastrutture, medicinali ed équipe di medici, per rispondere con prontezza ed efficienza alle esigenze delle persone contagiate”. I vescovi concludono auspicando che questa crisi venga affrontata in modo da realizzare, “qui e ora”, il sogno di Gesù, che “tutti siamo una cosa sola”.