“Sure è un nuovo strumento che erogherà fino a 100 miliardi di euro”, tratti dal bilancio comunitario, “sotto forma di prestiti ai Paesi che ne hanno bisogno per garantire che i lavoratori percepiscano un reddito e che le imprese mantengano il proprio personale. In questo modo i cittadini potranno continuare a pagare l’affitto, le bollette e gli acquisti alimentari e l’economia troverà la necessaria stabilità”. I prestiti si baseranno su garanzie fornite dagli Stati membri e saranno indirizzati ai settori più bisognosi. Tutti gli Stati membri potranno avvalersene, ma lo strumento rivestirà un’importanza particolare per quelli più colpiti, specifica una nota diffusa a Bruxelles. “Sure sosterrà i regimi di riduzione dell’orario lavorativo e misure analoghe per aiutare gli Stati membri a proteggere i posti di lavoro, i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi dal rischio di licenziamento e perdita di reddito”. Le imprese potranno “ridurre temporaneamente l’orario lavorativo dei dipendenti o sospendere del tutto l’attività garantendo il sostegno al reddito fornito dallo Stato per le ore non lavorate. I lavoratori autonomi beneficeranno di una sostituzione del reddito per l’emergenza in corso”.