“Le scuole paritarie italiane che già versavano in condizioni critiche prima dell’emergenza coronavirus si trovano oggi a dover affrontare una crisi senza precedenti. Chiediamo al Governo di stanziare nel prossimo decreto dei fondi a sostegno delle famiglie che hanno figli iscritti nelle scuole paritarie, del corpo docenti e di tutto il personale delle scuole paritarie italiane”. Così Virginia Kaladich, presidente della Fidae che rappresenta le scuole paritarie cattoliche in Italia. “Abbiamo presentato, insieme alle altre associazioni di scuole paritarie, una serie di emendamenti al decreto ‘Cura Italia’ come l’introduzione della detraibilità completa delle rette per quelle famiglie che le stanno continuando a pagare e poi la possibilità anche per i nostri istituti di poter interrompere qualsiasi tipo di pagamento relativo a mutui, prestiti o leasing e di accedere al Fondo centrale di garanzia che permetterebbe di avere liquidità quantomeno per pagare gli stipendi e garantire la sopravvivenza delle nostre scuole”, prosegue la presidente Fidae. Apprezzamento per “l’accordo raggiunto con Abi, datori di lavori e sigle sindacali per l’anticipo bancario delle misure di integrazione salariale a favore di lavoratrici e lavoratori ma crediamo – aggiunge – debba essere fatto di più se vogliamo garantire un diritto fondamentale, sancito anche dalla nostra Costituzione, come la libertà di scelta educativa. Dispiace che a 20 anni dall’approvazione della legge 62 sulla libertà di scelta le scuole paritarie, pur essendosi attivate da subito per garantire continuità nell’istruzione con l’organizzazione di una didattica a distanza, ricevano un trattamento diverso perfino in un momento di assoluta emergenza come quello che stiamo vivendo”.