“Accogliamo con favore le tante iniziative individuali e collettive che stanno reinventando nuove forme di solidarietà e nuovi modi per condividere, andando oltre il necessario distanziamento sociale”: lo si legge nel messaggio diffuso oggi dal card. Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea), assieme al rev. Christian Krieger, presidente della Cec (Conferenza delle Chiese europee). “Apprezziamo con gratitudine le numerose azioni politiche di supporto reciproco ed incoraggiamo i decisori politici dell’Unione europea e dei suoi Stati membri a continuare ad agire in maniera determinata, trasparente, empatica e democratica. Preghiamo affinché tra i leader, sia a livello nazionale sia a livello europeo, vi siano saggezza e forza”. “Questo è il momento per tutti noi di dimostrare il nostro impegno congiunto al progetto europeo e ai valori comuni europei di solidarietà e unità, non di capitolare alla paura ed al nazionalismo”. Un’espressione concreta “di questa nostra responsabilità condivisa potrebbe essere, per esempio, in una condivisione dei carichi nella cura agli anziani, in una facilitazione dello scambio di materiali medici, in misure creative volte ad alleviare gli shock sociali, economici e finanziari, così come in una cooperazione internazionale e un’assistenza umanitaria rafforzata per sostenere i sistemi sanitari più deboli nelle regioni bisognose nel mondo”. Infine, “il percorso di Quaresima verso la Pasqua fa parte della sostanza della fede cristiana. Guardiamo a questo tempo di prova anche come a un tempo di grazia e speranza. Rimaniamo uniti e facciamo sentire la nostra vicinanza a tutti, specialmente a coloro che sono nel bisogno”.