L’emergenza legata alla diffusione del coronavirus Covid-19 “ci ha ricordato che ogni persona è relazione e vive di relazioni. Così, in un periodo storico che sembrava caratterizzato da egoismi e individualismo esasperato, ci siamo riscoperti comunità e abbiamo compreso l’importanza di scommettere sulla dimensione relazionale, sul noi”. Lo sottolinea l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, nella Relazione 2019 al Parlamento, inviata al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e a quello della Camera, Roberto Fico.
Se la relazione è lo spazio in cui si costruisce la persona e si sviluppa l’individuo, la “qualità” delle relazioni – in famiglia, a scuola, nei luoghi di aggregazione – può essere un “indice” di quanto un diritto è attuato e garantito. “I diritti – afferma Albano – hanno tutti natura relazionale: implicano il coinvolgimento attivo di qualcuno che si prenda carico, si prenda cura, partecipi, renda effettivi principi stabiliti sulla carta. Mi ricordo che durante un incontro in una scuola un ragazzo mi ha detto che ‘la felicità è vera solo se condivisa con altre persone’”. Questo, evidenzia la garante, “mi ha fatto riflettere sul fatto che la relazione rappresenta la dimensione essenziale della nostra vita, perché ciascuno di noi si costruisce e si comprende solo attraverso l’interazione con gli altri. E ciò vale ancora di più per bambini e ragazzi, per i quali avere relazioni buone, funzionali e funzionanti rappresenta non solo un diritto ma anche uno strumento per raggiungere la felicità”.