Colleghi che aiutano altri colleghi, gratuitamente. Anzi, imprenditori e manager, di alto livello, che hanno deciso di prestare parte del loro tempo (e soprattutto la loro esperienza), a chi è in crisi a causa di Covid-19. L’iniziativa è una forma di filantropismo professionale e, in questo caso, si chiama “Made in Italy Family”. Tutto è stato lanciato dal Forum italiano per l’export-Italian export found (Ief), creato qualche mese fa da Lorenzo Zurino e dedicato al commercio internazionale di alta gamma.
Il meccanismo è semplice. È possibile accedere a “Made in Italy Family” da un sito internet che contiene le video testimonianze con cui chi ha finora aderito all’iniziativa si presenta e propone un suo personale punto di vista sulla situazione. Attraverso il sito è quindi possibile chiedere un contatto diretto con i componenti di “Made in Italy Family” che mettono a disposizione una parte del loro tempo.
“Covid-19 sta obbligando il mondo a fermarsi, ha costretto ognuno di noi dentro i metri quadrati delle nostre case”, spiega Zurino che aggiunge: “La staticità è però solo delle gambe, non del cuore. È da queste considerazioni che ho pensato di chiedere ad una serie di imprenditori, manager, consulenti italiani di alto livello di mettersi in gioco direttamente”. Ad avere raccolto l’invito sono, per ora, i responsabili italiani di società e istituzioni economiche che insieme rappresentano un giro d’affari stimato oltre i 30 miliardi e più di 25mila occupati, con sedi e stabilimenti in giro per il mondo. Tra i nomi quelli di Andrea Benetton (ceo di Cirio Società Agricola), Alessandro Gajano (tesoriere Banco do Brasil di New York), Giordano Riello (ceo di Nplus Famiglia Riello), Giorgio Santambrogio (ceo del Gruppo Vegè), Riccardo Graziano (segretario generale Ente per il Microcredito italiano).
“In questi giorni – sottolinea Zurino – assistiamo da un lato allo svolgersi di un dramma mondiale, dall’altro allo snocciolarsi di indicazioni, previsioni, analisi, numeri, consigli di fronte ai quali ognuno di noi si ritrova senza punti di riferimento. Costretti a stare distanti, abbiamo bisogno della vicinanza di altri esseri umani. È una condizione che vale anche e soprattutto per il lavoro”. Da qui l’idea di “Made in Italy Family”.