L’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, ha fatto visita stamattina all’Ospedale di Santa Maria Nuova per portare la sua benedizione agli ammalati, agli operatori sanitari e a tutte le persone in servizio e per esprimere vicinanza e sostegno ai degenti e ai loro familiari e a quanti si prendono cura delle persone che soffrono. Il cardinale ha sostato per la benedizione nel chiostro delle medicherie dell’ospedale ed è entrato nella chiesa di Sant’Egidio, per poi visitare alcuni reparti di degenza e terapia intensiva.
Il porporato ha invocato la benedizione “sui malati di questo ospedale e di tutte le strutture sanitarie del nostro territorio, in particolare su quanti sono stati colpiti dal coronavirus e su tutti gli operatori sanitari, che con generosità e coraggio si prendono cura di tutti i sofferenti in questa situazione di emergenza sanitaria, affinché siano sostenuti dalla forza dello Spirito Santo e sentano la vicinanza consolante del Signore”.
Nella preghiera l’arcivescovo ha detto: “Signore Gesù, dona a tutti coloro che soffrono la salute del corpo e la serenità dello spirito e fa’ che fortificati dalla tua benedizione sperimentino ogni giorno la grazia della tua presenza. Sostieni i medici, gli infermieri e tutti gli altri operatori sanitari: siano l’immagine vivente del Buon Samaritano che ancora oggi si ferma a curare le ferite di ogni sofferente della storia e siano guidati sempre dalla forza del tuo amore recando a tutti sollievo, cure e vicinanza”.
Al termine della benedizione, trattenendosi con medici e sanitari, il cardinale ha aggiunto: “La preghiera che abbiamo fatto oggi insieme è visibile, ma si unisce a quella che la Chiesa fa ogni giorno per implorare il sostegno del Signore. Non manca mai il ricordo nella mia preghiera quotidiana e lo speciale affidamento che compio ogni sabato davanti ad immagini care alla devozione popolare, oggi in particolare a quella della Madonna di Boccadirio. In ospedale troviamo il volto di Gesù nei fratelli e nelle sorelle ammalati, sono immagine di Cristo sofferente sulla Croce. Ma il volto di Gesù è anche quello che scorgiamo sotto le mascherine di medici, infermieri e di altri operatori sanitari che oltre che con professionalità e compassione si chinano su di loro come il Buon Samaritano”.