Papa Francesco: a Vida Nueva, “gli anticorpi della solidarietà” contro il Coronavirus. “Non voltare le spalle alle sofferenze di tanti”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Se c’è qualcosa che abbiamo potuto imparare in tutto questo tempo, è che nessuno si salva da solo. Le frontiere cadono, i muri si sgretolano e tutti i discorsi fondamentalisti si dissolvono di fronte a una presenza quasi impercettibile che manifesta la fragilità di cui siamo fatti”. Lo afferma Papa Francesco in un’intervista rilasciata alla rivista spagnola Vida Nueva e ripresa da Vatican News. “Abbiamo potuto scoprire – aggiunge il Pontefice – quante persone che hanno dovuto subire la pandemia dell’esclusione e dell’indifferenza hanno continuato a lottare, ad accompagnarsi e a sostenersi”. Il Papa ricorda “l’unzione versata da medici, infermiere e infermieri, dal personale che riempie gli scaffali nei supermercati, dagli addetti alle pulizie, custodi, trasportatori, forze di sicurezza, volontari, sacerdoti, suore, nonni ed educatori e tanti altri”. Tutti loro, afferma Francesco, “non hanno smesso di fare ciò che sentivano di poter fare e che dovevano dare”.
Utilizzando l’espressione contenuta nel documento “Pandemia e fraternità universale”, pubblicato dalla Pontificia Accademia per la Vita lo scorso 30 marzo, Francesco ribadisce che “un’emergenza come Covid-19 è sconfitta prima di tutto dagli anticorpi della solidarietà”. “Una lezione – prosegue – che spezzerà tutto il fatalismo in cui eravamo immersi e ci permetterà di sentirci di nuovo architetti e protagonisti di una storia comune e, quindi, di rispondere insieme a tanti mali che affliggono milioni di fratelli in tutto il mondo. Non possiamo permetterci di scrivere la storia presente e futura con le spalle rivolte alle sofferenze di tanti”.
Nelle parole del Papa la certezza che “se ci comporteremo come un unico popolo, anche di fronte alle altre epidemie che ci affliggono, potremo avere un impatto reale”. Consapevole che “la globalizzazione dell’indifferenza continuerà a minacciare e a tentare il nostro cammino”, il Pontefice auspica che vengano contrapposti “gli anticorpi necessari della giustizia, della carità e della solidarietà”.

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