Il grazie della Chiesa di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo a tutti per l’impegno “profuso in questi giorni difficili e tragici della pandemia da coronavirus”. Ad esprimerlo è l’arcivescovo Franco Moscone, nel messaggio per la Domenica della Divina Misericordia che ricorre domenica 19 aprile, ricordando medici, infermieri, operatori sanitari, amministratori dei presidi ospedalieri e farmacisti; responsabili e amministratori della cosa pubblica; forze dell’ordine e militari di ogni grado; lavoratori che garantiscono lo svolgimento della corretta e ordinata vita civile e sociale; sacerdoti, religiosi e religiose che mantengono viva loro vocazione di servizio al popolo. E ancora: responsabili e collaboratori volontari della Caritas diocesana e parrocchiali, di altre associazioni caritative, di volontariato e socio-assistenziali; appartenenti alla Protezione civile ed alle Pro loco; operatori della comunicazione sociale: popolo che “si mantiene fedele all’osservanza delle regole che sono state imposte per sconfiggere il virus”. “So che i credenti soffrono per l’impossibilità a partecipare all’Eucaristia e ricevere la comunione – scrive il presule –. Desidero dire loro che il significato della parola Eucaristia è proprio grazie, ringraziamento”. A tutti mons. Moscone ricorda che “misericordia contiene la parola cuore, e si riferisce ad un cuore capace di dilatarsi smisuratamente, di aprirsi all’esterno con generosità”. Di qui l’invito a “mantenere un cuore aperto al prossimo (familiari e persone del vicinato) ed alla società intera: sarà così un tempo non solo per debellare il coronavirus, ma anche per riscoprire la bellezza della vita in famiglia e la solidarietà e legalità dei rapporti nella società civile”. Secondo il presule, “aprendo il cuore al prossimo ed alla società lo si apre anche a Dio” che “in Cristo si è fatto carne assumendo la nostra umanità e identificandosi in ogni persona, soprattutto in quelle più bisognose”.