Si confrontano settimanalmente in videoconferenza i leader delle principali Chiese irlandesi ed oggi, al termine del loro “incontro”, hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui riconoscono “le strade e le vie deserte non come segno di abbandono, ma di amore”, di un “proteggersi l’un l’altro da questo terribile nemico invisibile”, in una misura che forse non è mai stata vista prima. Dai leader delle Chiese viene espressa “massima ammirazione” e gratitudine per gli operatori sanitari e tutti coloro che, in modi e a titolo diverso, lavorano “perché possiamo stare bene”. Il moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa presbiteriana, William Henry, l’arcivescovo della Chiesa d’Irlanda John McDowell, Sam McGuffin, presidente della Chiesa metodista in Irlanda, l’arcivescovo cattolico Eamon Martin, insieme a Ivan Patterson, presidente del Consiglio irlandese delle Chiese, invitano a esprimere “il nostro apprezzamento collettivo come comunità riconoscente per coloro che lavorano nel servizio sanitario” con l’applauso dai balconi e dalle finestre ogni giovedì sera alle 20, e, rientrati in casa subito dopo, a “unirsi in una preghiera di ringraziamento a Dio per tutti coloro a cui abbiamo battuto le mani”. “A Dio piacendo, una volta che la pandemia sarà passata”, concludono i leader delle Chiese, “avremo anche un rinnovato e rafforzato senso di comunità su quest’isola e una nuova comprensione e un più profondo apprezzamento reciproco”.