Consiglio permanente: comunicato finale, “preoccupazione per la tenuta delle scuole paritarie”

Foto Calvarese/SIR

“È importante non sottovalutare la preoccupazione circa la tenuta del sistema delle scuole paritarie”. È quanto si legge nel comunicato finale della sessione primaverile del Consiglio episcopale permanente della Cei, che si è riunito giovedì 16 aprile, in videoconferenza. “Se già ieri erano in difficoltà sul piano della sostenibilità economica, oggi – con le famiglie che hanno smesso di pagare le rette a fronte di un servizio chiuso dalle disposizioni conseguenti all’emergenza sanitaria – rischiano di non aver più la forza di riaprire”. La consapevolezza dei vescovi è che “la ripresa passa anche dal piano educativo: ormai in prossimità dell’estate, è necessario dare indicazioni alle famiglie circa lo svolgimento dei campi estivi e dei Grest, opportunità di crescita per i ragazzi e di aiuto per i genitori impegnati con la possibile ripresa delle attività lavorative”. “Lo sguardo al futuro non può trascurare le conseguenze enormi che questa situazione sta recando alle famiglie dell’intero Paese, a quelle già in precarietà o al limite della sussistenza”.
Nel comunicato finale del Consiglio episcopale permanente si evidenzia anche “la certezza che la ripresa non sarà contraddistinta da ritmi e abitudini precedenti alla crisi”. “Senza dubbio, ci sarà una profonda cesura rispetto al passato, anche quello più recente”. “Per questo, sono necessari strumenti di riflessione per capire alla luce della fede quanto stiamo vivendo”. Consapevoli che “sofferenza e crisi segneranno gli anni a venire”, i vescovi segnalano che “questa esperienza, impensabile e impensata, non è ancora conclusa e continua a preoccupare”. “È stato messo in discussione un modello di sviluppo che sembrava potesse dettare le regole di vita. La visione di un compimento raggiunto ha mostrato la sua vulnerabilità a causa di una malattia. E a farne le spese saranno nuovamente i più poveri”. Per questo motivo, secondo il Consiglio permanente, è importante “liberare le energie positive per ripartire”. “È con questo sguardo di fiducia, speranza e carità che intendiamo affrontare questa stagione”, hanno sottolineato i vescovi.

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