Uno stanziamento di 13 milioni di euro a sostegno delle persone più vulnerabili colpite dalle ostilità persistenti in Ucraina è stato annunciato oggi dalla Commissione europea. Sono passati sei anni dall’inizio del conflitto nella regione orientale del Paese, che dal marzo 2014 ha colpito oltre 5,2 milioni di persone. I bombardamenti indiscriminati continuano a ostacolare la fornitura di servizi essenziali, quali acqua ed elettricità, su entrambi i lati della linea del conflitto, spiega la Commissione Ue. I fondi andranno a sostenere progetti umanitari e la lotta contro l’epidemia di coronavirus. Servizi di base, come la salute e persino l’acqua sono difficilmente raggiungibili per le persone vulnerabili, ha spiegato Janez Lenarčič, Commissario per la gestione delle crisi: “L’Unione europea è in piena solidarietà con le popolazioni dell’Ucraina orientale” e accedere a tali servizi “è ancora più importante di fronte all’epidemia di coronavirus”. Il disagio umanitario persiste per 3,5 milioni di persone. I fondi serviranno a “riparare gli edifici danneggiati dal conflitto, come scuole e strutture sanitarie”, oltre a sostenere l’accessibilità a educazione e acqua. Saranno le agenzie Onu, ong e il Comitato internazionale della Croce rossa a sviluppare i progetti finanziati dall’Ue, che continua a chiedere “l’accesso senza ostacoli per le organizzazioni umanitarie che forniscono sostegno sul campo alle aree non controllate dal governo”. L’Ucraina è al quinto posto nel mondo per vittime civili legate a mine antiuomo e ordigni inesplosi.