Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per i farmacisti che lavorano tanto per aiutare gli ammalati”
“In questi giorni mi hanno rimproverato perché ho dimenticato di ringraziare un gruppo di persone che anche lavora… Ho ringraziato i medici, infermieri, i volontari… ‘Ma lei si è dimenticato dei farmacisti’: anche loro lavorano tanto per aiutare gli ammalati ad uscire dalla malattia. Preghiamo anche per loro”. Con questo pensiero Papa Francesco ha introdotto, stamattina, la Messa trasmessa in diretta streaming da Santa Marta e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. (clicca qui)
In giornata, la Sala stampa della Santa Sede ha reso noto che “quest’anno, ventesimo anniversario della canonizzazione di suor Faustina Kowalska e dell’istituzione della Domenica della Divina Misericordia, nel giorno della festa, domenica prossima 19 aprile, il Santo Padre presiederà la Messa nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, luogo di particolare devozione alla Divina Misericordia”. La messa sarà celebrata in forma privata e, al termine, dalla stessa chiesa il Papa guiderà la recita del Regina Coeli. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Cei, “al lavoro per un accesso meno condizionato dei fedeli alle celebrazioni in vista della nuova fase”
“In vista della nuova fase, che si aprirà dopo il 3 maggio, si è al lavoro a contatto con le istituzioni governative, per definire un percorso meno condizionato all’accesso e alle celebrazioni liturgiche per i fedeli”. Lo comunica la segreteria generale della Cei sul portale Chiciseparerà, a seguito delle “comprensibili richieste” che le giungono dalle diocesi e alla luce del confronto quotidiano con la Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno. “Nei giorni della Settimana Santa, già prima dell’emanazione del decreto del 10 aprile – informa la Cei –, si è tornati a rappresentare alle istituzioni governative le attese e le esigenze della comunità ecclesiale”. Ricordando che il decreto, di fatto, ha prorogato fino al 3 maggio le limitazioni già in vigore, che interessano anche l’esercizio pubblico delle attività di culto, la Conferenza episcopale italiana evidenzia che “non è prevista la chiusura delle chiese, fatta salva una diversa decisione da parte dell’Ordinario”. “Sino alla scadenza della proroga, si ritiene di poter continuare nella linea degli Orientamenti condivisi lo scorso 25 marzo, dove si propone che per un ‘minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione’”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Von der Leyen (Commissione), “l’Unione europea chiede scusa all’Italia”. Investimenti e coesione per ripartire
Tremila miliardi di interventi già previsti, “ma occorre fare di più”. Serve “un Piano Marshall per l’Europa” e “il bilancio pluriennale europeo sarà la guida della ripresa”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, è intervenuta alla sessione plenaria del Parlamento europeo affermando, fra l’altro: “Molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. L’Ue ora deve presentare le scuse all’Italia e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda”. “L’Ue ha fatto più in queste ultime quattro settimane” per il sistema economico “di quanto non abbia fatto nei primi quattro anni dell’ultima crisi” finanziaria. Von der Leyen ha avvertito: “La crisi è simmetrica, ma la ripartenza non lo sarà, perché ci sono Paesi più colpiti di altri” ed è “quindi importante la coesione” per far ripartire l’economia. Infine: “Occorre lasciare alle spalle divisioni e recriminazioni e cogliere questa sfida per rendere le nostre società, l’economia e gli stili di vita più sostenibili”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: in Italia 106.607 positivi e 40.184 guariti. Oltre 22mila i decessi, 525 in più di ieri. Brusaferro (Iss), “trend discendente”
In Italia, per il coronavirus Covid-19, attualmente ci sono 106.607 persone positive, con un incremento di 1.189 rispetto a ieri. “Prosegue il calo della pressione sulle strutture ospedaliere, ad oggi sono infatti 2.936 i pazienti in terapia intensiva, 143 in meno rispetto a ieri. Un numero così basso in terapia intensiva non veniva registrato dal 21 marzo”. Il numero di pazienti ricoverati con sintomi è di 26.893 (il 25%), con una diminuzione di 750 rispetto a ieri. Il numero dei decessi registrato oggi è di 525, per un totale di 22.170. “Il totale dei guariti sale a 40.184, con 2.072 in più rispetto a ieri”. Lo ha affermato questa sera il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel corso della quotidiana conferenza stampa per fare il punto sulla situazione in Italia. Per quanto riguarda i casi attualmente positivi, 76.778 (il 72%) sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. (clicca qui)
“Come stiamo vedendo ormai da alcuni giorni, siamo in un trend discendente”, ha confermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, che, riguardo ai test sierologici e al loro utilizzo ha precisato come “oggi patenti di immunità è difficile poterle dare”, “non ci sono le basi per darle”. “Stimiamo che oltre il 90% degli italiani non è venuto a contatto con il virus, il che vuol dire che è suscettibile all’infezione”, ha continuato Brusaferro. “L’immunità di gregge è un target molto lontano da noi”, ha evidenziato il presidente dell’Iss. (clicca qui)
Benedetto XVI: oggi il 93° compleanno. Mons. Ganswein, “partecipa al dolore per Covid-19 e prega per i malati”
Nel segno della sobrietà e della gratitudine al Signore. Così Benedetto XVI ha trascorso il suo 93° compleanno al monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Nel rispetto delle misure anti contagio, racconta a Vatican News mons. Georg Gänswein, il Papa emerito non ha ricevuto visite. Tuttavia, ha spiegato il segretario particolare di Ratzinger, ha ricevuto numerose telefonate di auguri, in particolare dal fratello Georg. Tanti anche i messaggi augurali che arrivati via posta e via email. Il Papa emerito, ha affermato il prefetto della Casa Pontificia, è costantemente informato dell’evolversi della pandemia e prega quotidianamente per i malati e quanti soffrono a causa del virus. “È stato anche particolarmente colpito – ha confidato il suo segretario – dai tanti sacerdoti, medici e infermieri morti, in particolare nel Nord Italia, nello svolgimento del proprio servizio per i malati di Coronavirus”. Benedetto XVI, ha concluso, “partecipa di questo dolore”, segue “con preoccupazione” ma “non si lascia rubare la speranza”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Università Cattolica, varato il Fondo salva studi Agostino Gemelli. Già stanziato un milione di euro
In questo momento di grande incertezza e preoccupazione per il futuro, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha deciso di proporre uno strumento concreto a favore degli studenti che, insieme alle loro famiglie, sono stati colpiti dalle ricadute economiche dell’epidemia causata dal coronavirus: si tratta del “Fondo Agostino Gemelli”. “L’ateneo, già direttamente impegnato sul fronte dell’emergenza sanitaria attraverso il generoso sforzo dei medici e degli infermieri della facoltà di Medicina e chirurgia di Roma e del Policlinico universitario Agostino Gemelli, intende sin d’ora pensare anche al futuro, quando, venuto il momento della ricostruzione, la formazione dei giovani sarà essenziale per dare nuovo slancio alla nostra società e alla nostra economia”, spiega una nota. Per contribuire a prevenire i rischi di dispersione di un capitale umano prezioso, l’ateneo dei cattolici italiani costituisce il “Fondo Agostino Gemelli per il sostegno agli studenti nell’emergenza sanitaria” conferendo un apporto iniziale di un milione di euro e che potrà essere ulteriormente alimentato anche con i contributi di quanti (singoli, associazioni, istituzioni) condividono l’idea che fin da ora, per una vera ripartenza del Paese, è necessario investire sul talento e sulle competenze dei giovani. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: addio a Luis Sepulveda, morto a 70 anni a Oviedo
Anche la letteratura ha pagato oggi il suo tributo alla pandemia di Covid-19. Luis Sepulveda Calfucura ci ha lasciato, a settant’anni, lontano dal suo Cile. È morto oggi a Oviedo, in Spagna, dove abitava da diverso tempo, a causa del coronovirus che sta mietendo vittime in tutto il mondo. Aveva venduto più di 9 milioni di copie di “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, di “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” e tanti altri racconti in cui precipitavano – in una sostanza creativa sospesa tra favola, sogno, politica, memoria e nostalgia – personaggi che sono divenuti famosi, e non solo tra gli esperti di letteratura. (clicca qui)