(Londra) “Altre tre settimane rinchiusi in casa per non sprecare i sacrifici che abbiamo fatto ed evitare un secondo picco con danni economici ancora più gravi”. È stato chiaro il messaggio del ministro degli Esteri britannico Dominic Raab e dei suoi consulenti Chris Whitty e Patrick Vallance durante la conferenza stampa giornaliera dedicata alla pandemia di coronavirus. Con altri 861 morti per Covid-19 nelle ultime 24 ore che portano il tristissimo conto a 13.729 vittime, la Gran Bretagna deve restare in quarantena se vuole mantenere il controllo del virus. I nuovi casi in ospedale si sono fermati, stando alle autorità. Raab, che fa le veci del premier Boris Johnson ancora convalescente post Covid-19, ha anche elencato i cinque criteri seguiti dal governo per decidere se rimuovere le misure di isolamento sociale introdotte lo scorso 23 marzo: garantire letti liberi negli ospedali, soprattutto nei reparti di rianimazione; un calo consistente nella curva di mortalità provocata dal virus; una diminuzione del contagio a livelli gestibili; la sicurezza che vi siano sufficienti visiere, tute, guanti per infermieri, dottori e “carers”; la sicurezza che non vi sarà un secondo picco. Un altro consulente del governo, il professor Neil Ferguson, ha spiegato alla Bbc che misure di isolamento sociale dovranno continuare, in qualche forma, fino a che un vaccino verrà trovato.