Dalla dichiarazione di emergenza per la pandemia di Covid-19, Caritas Argentina ha registrato un aumento del 50% dell’assistenza alimentare che viene fornita alle comunità vulnerabili in tutto il Paese. “Abbiamo dovuto aumentare la quantità di cibo che fornivamo nei nostri centri del 50%, a causa degli effetti della quarantena. Anche la domanda da parte delle organizzazioni che accompagniamo è aumentata e altri si sono aggiunti”, afferma il presidente di Caritas Argentina, mons. Carlos Tissera, vescovo di Quilmes, in una nota diffusa dalla stessa Caritas.
Il vescovo spiega che nella sua diocesi, ad esempio, “il 40% della popolazione vive di changas, lavori informali e precari, e non ha nulla da mangiare”. E aggiunge: “Abbiamo 62 mense, alle quali affluiscono in media 10.000 ragazzi e ragazze dei quartieri più vulnerabili. In queste settimane registriamo un aumento di presenze del 40 o 50%, inoltre non si tratta più solo di ragazzi e adolescenti”. E la stessa cosa, secondo mons. Tissera, succede anche nelle altre città.
La Caritas sta lavorando in queste settimane a diversi progetti, in collaborazione con altri organismi, operando su tre fronti: quello di attenzione sanitaria, favorendo l’isolamento delle categorie a rischio, quello della distribuzione di alimenti e quello di aiuto alle famiglie.