“Come stiamo vedendo ormai da alcuni giorni, siamo in un trend discendente, con le curve di contagiati, ricoverati e deceduti che hanno un sfalsamento temporale”. Lo ha affermato questa sera il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della quotidiana conferenza stampa per fare il punto sulla situazione in Italia dell’emergenza Covid-19.
Quello dei test sierologici, secondo Brusaferro, “è un tormentone che ci accompagna giorno dopo giorno. Sono test che vanno a cercare la presenza di anticorpi contro il virus nell’organismo delle persone testate”. Il numero in crescita dei prodotti sul mercato “è un dato positivo” perché dà “testimonianza dello sforzo del mondo scientifico-tecnologico nel produrli”, ma è “una disponibilità recente” e “una valutazione precisa della loro caratteristica in termini di sensibilità e specificità ma anche di valore predittivo positivo o negativo” potrà esserci dopo una fase di “messa a punto, validazione”. “Oggi patenti di immunità è difficile poterle dare”, “non ci sono le basi per darle”, ha precisato il presidente dell’Iss, spiegando che “laddove risulti positivo è necessario aggiungere un tampone per verificare la presenza o meno del virus”. “Stimiamo che oltre il 90% degli italiani non è venuto a contatto con il virus, il che vuol dire che è suscettibile all’infezione”, ha continuato Brusaferro: “La circolazione del virus, nel momento in cui non stiamo molto attenti e non siamo puntuali nell’adottare le raccomandazioni, può riprendere in maniera più intensa. Oggi abbiamo evidenze che la circolazione del virus si sta attenuando anche nelle aree dove c’è alta circolazione, un risultato positivo dato dalle misure” recepite dalla popolazione. “L’immunità di gregge è un target molto lontano da noi”, ha evidenziato il presidente dell’Iss.