“La pace di Gesù è un’altra pace di quella mondana”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca del Palazzo apostolico vaticano, si è soffermato sulla settima Beatitudine: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. “Domandiamoci: come dà la pace il mondo?”, l’invito di Francesco: “Se pensiamo ai conflitti bellici, le guerre si concludono, normalmente, in due modi: o con la sconfitta di una delle due parti, oppure con dei trattati di pace”. “Non possiamo che auspicare e pregare perché si imbocchi sempre questa seconda via”, ha commentato il Papa, “però dobbiamo considerare che la storia è un’infinita serie di trattati di pace smentiti da guerre successive, o dalla metamorfosi di quelle stesse guerre in altri modi o in altri luoghi. Anche nel nostro tempo, una guerra ‘a pezzi’ viene combattuta su più scenari e in diverse modalità”. “La storia è un’infinita serie di trattati di pace smentiti da guerre successive, o dalla metamorfosi di quelle stesse guerre in altri modi o in altri luoghi. Anche nel nostro tempo, una guerra ‘a pezzi’ viene combattuta su più scenari e in diverse modalità”. “Dobbiamo perlomeno sospettare – l’invito di Francesco – che nel quadro di una globalizzazione fatta soprattutto di interessi economici o finanziari la ‘pace’ di alcuni corrisponda alla ‘guerra’ di altri. E questa non è questa la pace di Cristo!”.