Il nunzio apostolico in Italia, mons. Paul E. Tscherrig, con una nota del 14 marzo 2020, indirizzata al vicario generale della diocesi di Ales-Terralba, mons. Pier Angelo Zedda, ha risposto alla lettera di 53 preti diocesani inviata al Papa lo scorso fine gennaio. Lo ha reso noto, oggi, un comunicato della stessa diocesi di Ales-Terralba. I sacerdoti esprimevano al Sommo Pontefice “preoccupazione per il futuro della nostra Chiesa locale di Ales-Terralba”, auspicando la nomina di un vescovo successore a mons. Roberto Carboni, nominato dal Papa il 4 maggio 2019 arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico di Ales-Terralba.
Nella sua missiva il nunzio ribadisce affermazioni da lui già espresse in interviste rilasciate in precedenza e rese pubbliche in diverse occasioni sulla stampa.
In particolare, mons. Paul E. Tschering comunica che la “decisione del Pontefice di iniziare il processo di unificazione della vostra diocesi (Ales-Terralba, ndr) a quella di Oristano si inserisce nel piano generale di riorganizzazione territoriale delle diocesi italiane e dell’auspicato rinnovamento spirituale e pastorale del popolo di Dio. ‘Ecclesia semper reformanda’, pertanto il Papa auspica ‘che tutte le comunità facciano in modo di porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno ‘”.
“Al riguardo, d’ora in poi il discepolato missionario del vostro presbiterio si estenderà – prosegue la nota del nunzio – anche all’arcidiocesi di Oristano in segno di collaborazione fraterna con gli altri fratelli presbiteri. Infatti, in questa prospettiva di comunione e di corresponsabilità pastorale missionaria, sotto la guida del vostro arcivescovo Roberto, vi invito a intensificare la cooperazione già esistente con i confratelli di Oristano, come del resto voi stessi evidenziate nello scritto, allargando così ‘lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi'”.